E' stato firmato il rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro dei metalmeccanici tra Federmeccanica, Assistal, FIOM, FIM e UILM per il quadriennio 2016-2019.
Questo rinnovo del contratto metalmeccanici è il primo che vede il ritorno della sottoscrizione unitaria del CCNL Metalmeccanici delle tre maggiori sigle sindacali dei lavoratori.
L'ipotesi di accordo sottoscritta prevede:
- una nuova normativa sulla formazione continua come diritto individuale, con 24 ore e 300 euro per ogni lavoratore nel triennio contrattuale;
- il rafforzamento del ruolo delle Rsu nella contrattazione dell'orario flessibile;
- l'avvio della sperimentazione per un nuovo sistema di inquadramento;
- la sanità integrativa, con 156 euro annui a totale carico delle aziende, allargata ai lavoratori a tempo determinato, in mobilità e ai familiari;
- un innalzamento del contributo per la previdenza integrativa a carico dell'azienda;
- l'introduzione, anche nel CCNL, di una quota di aumenti defiscalizzati attraverso il welfare, come elemento aggiuntivo alla difesa del potere d'acquisto per un totale di 450 euro nel triennio;
- una struttura sperimentale sul salario con la rivalutazione annua dei minimi, con erogazione dal mese di giugno, sulla base dell'inflazione reale, mentre il salario derivante dalla contrattazione aziendale futura e da elementi individuali assume carattere di variabilità piena, diventando nelle parti fisse assorbibile dagli aumenti nazionali sui minimi, tranne che per gli elementi collegati alla prestazione (turni, indennità, straordinario ecc.) o se dichiarato espressamente "non assorbibile".
In base all'accordo, quindi, è previsto un aumento salariale di 92,68 euro mensili derivante dall'inflazione, pari a 51,70 euro mensili, dall'aumento sulla previdenza, pari a 7,69 euro, dalla sanità, con 12,00 euro, dal welfare, con 13,60 euro, e dalla quota per il diritto alla formazione continua.
A tutto questo va aggiunto un contributo una tantum di 80 euro da erogare a marzo 2017.